Il 159° derby della Madonnina in Serie A non balza certamente agli occhi per i valori tecnici in campo. È periodo di vacche magre su entrambe le sponde del Naviglio. Eppure il derby è sempre derby.
Nerazzurri e rossoneri attraversano momenti difficili per vari e differenti motivi. L’Inter è avanti in classifica ma non vince da quattro giornate di campionato. Il Milan è dietro, con 9 punti di ritardo sui cugini, e mostra sintomi di ripresa. Superata la mezza crisi societaria, i rossoneri hanno messo a segno un filotto di sette partite senza sconfitte. Gli uomini di Allegri rappresentano l’unica forza del nostro campionato ancora in Champions e arrivano inoltre dalla ottima prestazione di San Siro con la Roma. Mazzarri e l’Inter arrivano dalla complicatissima trasferta di Napoli. Grande emozione per il tecnico livornese e grande fatica per i suoi uomini che hanno giocato un quarto di partita in inferiorità numerica.
È un derby orfano di motivazioni di alta classifica. Nessuna delle due compagini sembra poter aver qualcosa da dire nella disputa per le prime posizioni in classifica. È un derby orfano di grandi valori tecnici. Nell’attacco splendono le stelle di Palacio e Balotelli, ma dietro entrambe le difese sbarellano spesso e volentieri. È un derby orfano di colori, quelli delle rispettive curve. La Nord, dapprima squalificata per cori a sfondo discriminazione territoriale, entrerà a San Siro ma senza coreografie solidale con la Sud che si è vista bloccare gli striscioni dalla polizia. Viva la solidarietà.
Alla fine il derby è sempre derby ed entrambe le squadre vogliono regalarsi tre punti in barba ai cugini. Tre punti valgono tre punti, ma vincere del derby potrebbe dare una scossa ad entrambe le compagini. L’Inter ritroverebbe la vittoria dopo oltre un mese costellato di pareggi e sconfitte (Coppa Italia esclusa) ricominciando un cammino iniziato bene sotto la guida di Mazzarri. Il Milan potrebbe trovare nel derby la conferma della propria ripresa.
Saranno i novanta minuti a decidere. Sarà il campo a dare la sentenza di questa sfida comunque intrisa di fascino. Mazzarri schiera la sua Inter con una sola punta, Palacio, ed il consueto 3-5-2 con Handanovic tra i pali; Campagnaro, Rolando e Juan Jesus a formare il terzetto difensivo; Jonathan, Zanetti, Cambiasso, Taider, Nagatomo sulla linea mediana e Guarin a fare da raccordo tra il centrocampo e l’attacco.
Allegri risponde con il 4-3-2-1 con Saponara, a sorpresa al posto di Matri, e Kakà a supporto di Balotelli. Abbiati in porta. Constant, Zapata, Bonera e De Sciglio sulla linea difensiva. Muntari, De Jong e Poli nel centrocampo orfano di Montolivo squalificato.
Rossoneri propositivi e nerazzurri pronti a colpire in contropiede. Chi la spunterà?